Descrizione
Viene qui presentata l’opera più famosa di Mabel Collin in una delle prime traduzioni in italiano, con la prefazione di Charles Webster Leadbeater, e priva di aggiunte, rimaneggiamenti e interpretazioni successivi a opera di altri Autori.
Pubblicato per la prima volta a Londra nel 1885 con le sole iniziali M.C. dell’autrice (Mabel Collins), il testo trova nel 1889 la sua versione definitiva. Verrà ristampato nel 1887 e nel 1888 nel “Theosophical Journal Lucifer”, e infine pubblicato nel 1888 in forma di libro. Nei circoli esoterici questo lavoro è tuttora attualissimo ed è uno dei classici più amati della letteratura teosofica.
Consiste in un breve compendio di importanti precetti riservati e particolarmente indicati non solo a coloro che si accingono a fare il primo passo sul sentiero della consapevolezza spirituale e dell’occultismo, ma anche e soprattutto a coloro che questo sentiero lo stanno già percorrendo da qualche tempo, e ancor più a coloro che si considerano “maestri arrivati, fatti e finiti” sul Sentiero.
“A proposito delle parole del Maestro, non basta dire che sono belle e vere; chi vuole riuscire, deve fare esattamente quanto esse prescrivono.”
“Il discepolo che intraprende il compito sperando segretamente di acquistare fama e successo, di apparire innanzi al mondo come un maestro o un apostolo, fallisce anche prima di tentare il compito, e la sua ipocrisia nascosta avvelena la sua anima e le anime di coloro che egli istruisce. Egli in segreto adora se stesso e questa pratica di idolatria deve portare la sua particolare remunerazione.”
“Colui che si crede più santo di un altro, colui che in qualsiasi modo si compiace della sua astinenza dal vizio, o dalla leggerezza, colui che si stima savio o in qualsiasi modo superiore ai suoi simili, non è adatto al discepolato.”