Descrizione
In quest’opera, qui presentata in 2 volumi, Frazer analizza le origini di ogni uso, costume, rito, considerando le pratiche religiose e magiche, le superstizioni, i miti attuali e antichi di tutto il mondo, sviscerandone e mettendone a nudo analogie, collegamenti, motivazioni e valenze.
L’opera di Frazer dimostra chiaramente “quanto spesso e con quale abilità la Chiesa ha saputo innestare la nuova fede sul vecchio tronco del paganesimo”.
Non solo perché “le coincidenze delle feste cristiane con quelle pagane, considerate nel loro insieme, sono troppo precise e troppo numerose perché siano dovute al caso”, ma anche per la marea di elementi pagani che ancora sopravvivono sotto alla vernice e all’etichetta cristiana che è stata loro applicata sopra.
Così “la festa di S. Giorgio, in aprile, ha rimpiazzato l’antica festa pagana delle Parilia; la festa di S. Giovanni Battista, in giugno, ha preso il posto della festa pagana dell’acqua, celebrata a mezza estate; la festa dell’Assunzione della Vergine, in agosto, ha rimpiazzato la festa di Diana; la festa dei morti, in novembre, è una continuazione dell’antica festa pagana dei morti; la nascita di Cristo stesso è stata fissata al solstizio d’inverno, perché si considerava quel giorno come natività del sole,” e la Pasqua è “stata adattata a una celebrazione analoga del dio frigio Attis all’equinozio di primavera.”
E così come “Santa Breda, o Brigida, un’antica dea pagana della fertilità, travestita con una vecchia stola cristiana, probabilmente non è altri che Brigit, la dea celtica del fuoco e, pare, anche del raccolto, è a Iside, nel suo posteriore carattere di protettrice dei marinai, che la Vergine Maria deve il suo bell’epiteto di Stella maris.”
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