Descrizione
“L’Occultismo deve essere riconosciuto come uno studio della più grande importanza da chiunque desideri indagare chiaramente i problemi spirituali, che desideri vivere degnamente sul suo livello umano nella creazione, e che valuti l’importanza morale di certe conoscenze sulla sopravvivenza dopo la morte. Vi è una grande differenza fra il seguire la vaga impressione che la vita d’oltretomba, se esiste, può essere migliorata dal non fare il male, e fra il realizzare veramente, se possibile, che la vita d’oltretomba deve essere l’espressione finale matematica dell’uso fatto delle opportunità offerte in questa vita.”
“Gli occultisti sono sempre stati una razza a parte, da epoche remote e insondabili; non una razza separata fisicamente, non una razza fisicamente uniforme, né una nazione nel vero senso della parola, ma una associazione continua di uomini della più alta intelligenza, uniti da un legame più forte di qualunque altro legame conosciuto dall’umanità, e che seguono con inesauribile costanza gli studi, le tradizioni e i misteri dell’autosviluppo, trasmessi dai loro predecessori. La corrente di civiltà sulle cui onde più avanzate sta la cultura dell’Europa moderna, ha completamente trascurato finora quello studio di cui gli occultisti si occupano unicamente.”
“E’ una legge costante del progresso che una piccola percentuale dell’umanità venga al mondo dotata dalla Natura di quegli attributi propri dell’adeptato e con la mente formata in modo da intuire le possibilità della vita occulta in ogni barlume di evidenza esistente intorno a sé.”
Questo saggio di Sinnett, agile e facilmente comprensibile e godibile per chiunque, tratta di questo e di molti altri aspetti del cosiddetto “Mondo Occulto”. In particolare si sofferma a raccontare le sue esperienze riguardo alla frequentazione di M.me Blavatsky, fondatrice del movimento teosofico, e dei maestri spirituali a essa collegati.
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