Descrizione
Il saggio sui tarocchi di Court de Gébelin venne pubblicato per la prima volta nel 1781, nell’VIII volume di Le Monde primitif, analysé et comparé avec le monde moderne.
In esso l’Autore racconta che la sua prima impressione nel vederli fu che si trattasse di frammenti dei mitici Libri di Thot. Senza disporre della traduzione dei geroglifici, egli sviluppò una propria ricostruzione della loro storia, secondo la quale i sacerdoti Egizi avrebbero distillato le conoscenze dei Libri di Toth nelle immagini delle carte per affidarle quindi in custodia agli zingari, che le avrebbero portate in Europa. De Gébelin associò inoltre i 21 trionfi e “Il Matto” alle lettere dell’alfabeto egizio, che affermò essere condivise con l’alfabeto ebraico.
Court de Gébelin è il padre intellettuale di molti concetti del moderno occultismo. Le Monde primitif, analysé et comparé avec le monde moderne è una poderosa opera in più volumi nel quale l’Autore sostiene che l’umanità avesse vissuto una perduta età dell’oro, prima di frammentarsi in più civiltà, disperdendo e dimenticando l’antica sapienza. La sua interpretazione dei tarocchi, come creati dagli antichi sacerdoti Egizi per nascondervi la propria sapienza, diede inizio alla tradizione esoterica che li considera una fonte di conoscenza arcana. (da Wikipedia)
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